Guida completa alle certificazioni ambientali e alla sostenibilità per le imprese in Italia
La sostenibilità non è più una scelta opzionale: è diventata un requisito strategico per la competitività di qualsiasi impresa. Consumatori, grande distribuzione, committenti pubblici e mercati internazionali chiedono trasparenza e certificazioni ambientali che dimostrino l’impegno concreto verso la riduzione dell’impatto ambientale.

Certificazioni ambientali per le imprese: quali scegliere e come ottenerle in Italia
Alimenta Consulting, società di consulenza con sede a Roma, supporta aziende alimentari e manifatturiere in tutta Italia nei percorsi di certificazione ambientale, calcolo della Carbon Footprint, dichiarazioni EPD e Carbon Neutrality. Lavoriamo al fianco di PMI e grandi gruppi in diversi settori:
• Agroalimentare: pastifici, caseifici, cantine, prodotti da forno.
• Packaging e carta: imballaggi sostenibili certificati FSC e PEFC.
• Legno e arredamento: certificazioni di catena di custodia.
• Tessile e moda: tracciabilità e carbon footprint.
• Cosmetico e farmaceutico: etichettatura ambientale e LCA.
• Materiali e costruzioni: EPD per cemento, acciaio, vetro.
Il nostro obiettivo è trasformare la sostenibilità in un vantaggio competitivo, fornendo strumenti concreti per migliorare processi, ridurre emissioni e conquistare nuovi mercati.
ISO 14021 – Etichettatura Ambientale Tipo II (autodichiarazioni ambientali)
La norma ISO 14021 disciplina le autodichiarazioni ambientali volontarie (Tipo II) che i produttori appongono direttamente sui prodotti, come “riciclabile”, “biodegradabile”, “compostabile”.
Perché è importante
• Le dichiarazioni devono essere verificabili, per evitare pratiche di greenwashing.
• Consentono alle aziende di comunicare correttamente le caratteristiche ambientali dei prodotti e degli imballaggi.
• Rafforzano la fiducia di consumatori, clienti e GDO.
Esempi pratici
• Settore alimentare: film compostabili per snack e dolci.
• Settore cosmetico: flaconi riciclabili per creme e shampoo.
• Settore tessile: etichette su abbigliamento “realizzato con materiali riciclati”.
ISO 14025 – Environmental Product Declaration (EPD – Etichettatura Tipo III)
La EPD (Environmental Product Declaration) è una dichiarazione ambientale di Tipo III verificata da un ente indipendente.
In cosa consiste una EPD
È un documento che descrive gli impatti ambientali di un prodotto lungo il suo intero ciclo di vita (Life Cycle Assessment – LCA), includendo materie prime, produzione, trasporto, uso e fine vita.
Vantaggi
• Strumento di trasparenza riconosciuto a livello internazionale.
• Richiesta in gare pubbliche e forniture alla GDO.
• Comparabile tra prodotti simili, quindi molto utilizzata nel B2B.
Esempi pratici
• Alimentare: un pastificio che dichiara l’impronta ambientale della pasta.
• Edile: un produttore di cemento che presenta una EPD per partecipare a bandi pubblici.
• Packaging: aziende di cartone ondulato che dichiarano gli impatti ambientali degli imballaggi.
FSC-STD 40-004 – Certificazione FSC
Il marchio FSC (Forest Stewardship Council) garantisce che legno, carta e derivati provengano da foreste gestite responsabilmente e tracciate lungo la catena di custodia.
Applicazioni
• Alimentare: scatole e vassoi in cartone per panettoni e colombe.
• Packaging: etichette e confezioni certificate FSC.
• Arredamento: mobili e componenti in legno tracciabili.
PEFC-ITA-1002 – Certificazione PEFC
Il PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) certifica l’origine sostenibile dei prodotti forestali.
Perché è utile
• Sempre più richiesto dalla grande distribuzione e da mercati internazionali.
• Dimostra responsabilità nella scelta delle materie prime.
• Aumenta la competitività dell’impresa.
Esempi
• Carta e cartoncino per packaging alimentare.
• Legno per edilizia e arredamento.
ISO 14040 – Life Cycle Assessment (LCA)
La LCA è il metodo scientifico che misura gli impatti ambientali di un prodotto o servizio lungo tutto il ciclo di vita.
Obiettivi
• Individuare i punti critici della filiera.
• Migliorare l’efficienza dei processi.
• Costituire la base per CFP, CFO ed EPD.
Esempi
• Alimentare: un caseificio che valuta l’impatto delle fasi di refrigerazione.
• Cosmetico: un produttore di creme che misura l’impatto del packaging in plastica vs vetro.
• Manifatturiero: un’azienda che confronta due processi di verniciatura per ridurre le emissioni.
ISO 14067 – Carbon Footprint di Prodotto (CFP)
La Carbon Footprint di Prodotto (CFP) calcola le emissioni di gas serra associate a un singolo prodotto.
Vantaggi
• Strumento di comunicazione green verso consumatori e clienti business.
• Accesso a mercati internazionali sensibili alla sostenibilità.
• Supporto alle strategie di riduzione delle emissioni.
Esempi
• Food: un sugo pronto in vetro con calcolo delle emissioni totali.
• Tessile: una T-shirt con dichiarazione dell’impronta di CO₂.
• Cosmetico: un flacone di shampoo confrontato in plastica e alluminio.
ISO 14064-1 – Carbon Footprint di Organizzazione (CFO)
La CFO misura le emissioni complessive di un’intera azienda (stabilimenti, uffici, logistica).
Perché è strategica
• Fornisce dati fondamentali per report ESG.
• Permette di pianificare azioni concrete di riduzione.
• Rende l’azienda più competitiva negli appalti pubblici e nei rapporti con investitori.
ISO 14068-1 / PAS 2060 – Carbon Neutrality
La Carbon Neutrality attesta che un prodotto o un’organizzazione ha raggiunto la neutralità carbonica.
Come funziona
1. Calcolo delle emissioni.
2. Riduzione progressiva delle stesse.
3. Compensazione residua con progetti certificati (es. riforestazione).
Esempi
• Alimentare: un vino certificato carbon neutral.
• Packaging: una linea di imballaggi con neutralità carbonica.
• Moda: un brand che compensa le emissioni della collezione annuale.
❓ FAQ sulle certificazioni ambientali
• Che differenza c’è tra CFP e CFO?
La CFP riguarda un singolo prodotto, la CFO l’intera organizzazione.
• Quanto tempo serve per ottenere una Carbon Footprint?
In media alcuni mesi, a seconda della complessità e disponibilità dei dati.
• Perché la GDO richiede FSC o PEFC?
Per garantire che imballaggi e carta provengano da fonti sostenibili.
• Che ruolo ha la LCA?
È la base scientifica per CFP, CFO ed EPD: senza LCA non si possono fare valutazioni ambientali affidabili.
Consulenza certificazioni ambientali nelle regioni italiane
Alimenta Consulting opera in tutta Italia (eccetto Calabria, Liguria, Valle d’Aosta, Abruzzo e Basilicata), offrendo servizi personalizzati.
• Lazio: Carbon Footprint ed EPD per aziende alimentari e manifatturiere.
• Lombardia: consulenza a industrie di Milano e Brescia per LCA e neutralità carbonica.
• Toscana: supporto al settore vinicolo e agroalimentare per CFP e EPD.
• Emilia-Romagna: consulenza per packaging FSC e PEFC e certificazioni ISO.
• Piemonte: LCA e CFO per agroalimentare e cosmetico.
• Veneto: supporto alle imprese per EPD e certificazioni ambientali integrate.
• Campania: CFP e packaging sostenibili per lattiero-caseario e conserve.
• Sicilia: progetti di neutralità carbonica per vitivinicolo e ortofrutta.
• Sardegna: EPD e CFP per produzioni agroalimentari tipiche.
• Marche: certificazioni ambientali per PMI e aziende manifatturiere.
• Umbria: Carbon Footprint e neutralità per aziende agroalimentari.
• Friuli Venezia Giulia: EPD e certificazioni FSC per imprese esportatrici.
• Trentino-Alto Adige: progetti di EPD e Carbon Neutrality nel settore vino.
• Molise: supporto a PMI per ISO 14021 e CFP.
• Puglia: consulenza per certificazioni ambientali su prodotti agricoli e packaging.
Conclusione
Le certificazioni ambientali sono oggi indispensabili per tutte le imprese, non solo per il settore alimentare ma anche per packaging, carta, legno, tessile, cosmetico, farmaceutico e costruzioni.
Alimenta Consulting è la società di consulenza che accompagna le aziende in Italia verso la sostenibilità, con percorsi su ISO 14021, ISO 14025, FSC, PEFC, ISO 14040, ISO 14067, ISO 14064-1 e ISO 14068-1 / PAS 2060.
👉 Contattaci oggi stesso per costruire insieme la tua strategia ambientale e trasformare la sostenibilità in un vantaggio competitivo
Sede: Offriamo consulenza e supporto in tutta Italia: Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige,Toscana, Lazio, Piemonte, Veneto, Abruzzo, Marche, Umbria, Sicilia, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna.
Richiedi ora una consulenza per il Bilancio di Sostenibilità
Compila il form sul nostro sito oppure scrivici a info@alimentaconsulting.it
Le ultime dal blog

Il Bilancio di Sostenibilità è oggi uno degli strumenti più importanti per dimostrare l’impegno concreto di un’azienda verso ambiente, persone e governance. Non si tratta di un documento formale, ma di una vera e propria mappa strategica che racconta come l’impresa crea valore in modo responsabile.
Per questo motivo, la redazione del Bilancio di Sostenibilità richiede competenze tecniche, metodologiche e comunicative che solo una società di consulenza strutturata può garantire.

La certificazione VIVA (Valutazione dell’Impatto della Vitivinicoltura sull’Ambiente) è uno standard pubblico sviluppato dal Ministero dell’Ambiente per misurare e migliorare la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle aziende vitivinicole italiane.
Si tratta di una certificazione riconosciuta a livello nazionale e internazionale, applicabile sia a livello di organizzazione (azienda) che di prodotto (bottiglia di vino). Il progetto, nato nel 2011, è oggi una delle principali risposte italiane alle esigenze di sostenibilità nella filiera vitivinicola.

BRCGS, IFS e FSSC 22000 sono tre tra i principali standard riconosciuti dal GFSI (Global Food Safety Initiative), l’organismo internazionale che stabilisce i requisiti di riferimento per la sicurezza alimentare. Essendo tutti approvati dal GFSI, questi standard sono formalmente equivalenti in termini di riconoscimento sul mercato globale.
Tuttavia, scegliere quello più adatto alla propria realtà non è scontato: ogni standard ha un approccio specifico alla valutazione, una diffusione geografica diversa e caratteristiche operative che lo rendono più o meno adatto a seconda dei clienti, dei mercati e della maturità aziendale.